domenica 18 dicembre 2011

GIOVANE ITALIA MB CONTRO IL GOVERNO MONTI



GIOVANE ITALIA - MB CONTRO IL GOVERNO MONTI

Questo non è il nostro governo, questa non è la nostra manovra. Per noi, ragazzi della Giovane Italia di Monza e Brianza, è giunta l’ora di gridarlo forte e chiaro.

Il governo Monti non è il nostro governo semplicemente perché non è stato scelto dagli italiani con il voto. Molti autentici “democratici” nostrani che ogni giorno, durante i vari governi Berlusconi, non perdevano occasione per ergersi a paladini della Costituzione, moloch sacro ed immodificabile poiché nato dalla Resistenza, oggi forse si sono dimenticati, o fingono di dimenticarsi, come questa si apra sancendo all’art.1 il principio fondamentale per cui “la sovranità appartiene al popolo.” Chi, come noi, ha sempre sostenuto e creduto nel primato della politica sull’economia, dei valori sull’interesse, dello spirito sulla materia, né oggi né domani potrà mai sostenere un governo voluto dalle banche e da quegli speculatori che questa crisi economica l’hanno provocata. Siamo fortemente delusi dal nostro partito di riferimento, Il Popolo della Libertà, che fin da subito ha scelto di sostenere questo nuovo esecutivo, il quale non è nato, né tanto menò agirà per difendere l’interesse nazionale, stella polare di noi giovani di Destra, quanto invece per tutelare interessi a noi estranei.

Oggi, ancora una volta, ci ritornano alla mente le parole pronunciate da un grande poeta del ‘900, che per noi giovani di Destra ha sempre rappresentato un esempio per la nostra azione politica quotidiana ed un punto di riferimento imprescindibile nel nostro bagaglio culturale. Ezra Pound scriveva che “i politici non sono altro che i camerieri dei banchieri.” Per noi la politica è altro, è servizio gratuito e quotidiano per il nostro territorio, piccola patria in cui viviamo, e quindi, per estensione per la nostra Patria, mentre purtroppo, per molti politici attuali, oggi sembra non essere più così.

Vorremmo sentire alta, ed oggi c’è né un gran bisogno, la voce di una Destra che non abbandoni l’opposizione a questo governo tecnocratico e antinazionale a chi, nel proprio DNA rifiuta il concetto stesso di Nazione, che si batta per difende l’interesse italiano contro le imposizione di Berlino e di Parigi, e che infine rifiuti qualsiasi manovra economica che colpisce i più deboli e si dimentica dei più ricchi.

Questa manovra economica, che “Salva l’Italia” solamente nel nome, appena approvata dal governo Monti, non è la nostra manovra. Perché a pagare il prezzo della crisi economica non possono sempre essere coloro che per una vita hanno lavorato con fatica ed onestà, e che ora vedono la pensione che si sono guadagnati allontanarsi sempre di più, o gli anziani che faticano ad arrivare alla fine del mese con poche centinaia di euro di pensione e che con grande tristezza, ma senza mai perdere la dignità, cercano tra le cassette dei mercati qualche pomodoro troppo maturo e qualche mela un po’ ammaccata, o infine i giovani, che non avendo nessuna certezza economica e lavorativa nel proprio futuro, fanno sempre più fatica a crearsi una propria famiglia e dei figli, di cui invece, il nostro Paese, avrebbe un gran bisogno.

Noi chiediamo che il prezzo maggiore della crisi la paghino invece quegli speculatori e quelle banche che la crisi l’hanno provocata, quegli evasori fiscali che per anni hanno tenuti sicuri i loro patrimoni nei “paradisi fiscali”, mentre gli italiani onesti continuano a pagare sempre più tasse e sino all’ultimo centesimo, o quei grandi industriali che si riempiono la bocca di “made in Italy”, ma poi delocalizzano le loro imprese all’estero lasciando a casa migliaia di lavoratori e mandando in crisi numerose famiglie.

Questo per noi, giovani di una Destra da sempre attenta al sociale, è il significato della parola “equità”, non certamente quello inteso da questo governo. Non servivano professoroni e grandi banchieri per farci credere che l’Italia si sarebbe risollevata aumentando la tasse, senza nessuna vera liberalizzazione e nessun rilancio dell’economia in termini di sviluppo ed innovazione, come purtroppo prevede la manovra economica del governo, approvata colpevolmente con il sostegno dei partiti in Parlamento.

Con il loro sostegno però, mai con il nostro.

Perché questo non è il nostro governo, perché questa non è la nostra manovra.

GIOVANE ITALIA - FEDERAZIONE PROVINCIALE DI MONZA E BRIANZA



lunedì 18 luglio 2011

A cena con...IGNAZIO LA RUSSA

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Lunedì 25 luglio dalle ore 20.00 cena di saluti pre-vacanze estive con Ignazio LA RUSSA.
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Tutti i ragazzi e le ragazze che si presentano con la GIOVANE ITALIA pagheranno solamente 10 euro!
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Come fare? Scrivi una mail all'indirizzo ufficiostampa_giovaneitalia@yahoo.it per lasciare il tuo nominativo e quello dei tuoi amici e per ogni altr informazione.
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Il locale è ottimo anche per rimanere a bersi qualcosa in compagnia con amici, avendo anche la possibilità di avere tra noi il Ministro della Difesa Ignazio LA RUSSA.
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ATTENZIONE! I posti sono limitati, per cui ci serve prenotare.
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Per cui...contattaci, ti aspettiamo.
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LOFT Bar: http://www.loftamericanbar​.it/

Info della serata anche su Facebook: http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=104122466353340

domenica 10 luglio 2011

ASLAN...STA PER ARRIVARE !

Sabato 17 e domenica 18 settembre a Monza, presso il Binario 7, si celebrerà ASLAN la prima la festa identitaria delle comunità militanti lombarde.
ASLAN, il Grande Leone delle cronache di Narnia, la saga di sette romanzi fantastici scritta dall'inglese C. S. Lewis è un simbolo di speranza, di risveglio, di giustizia, ma è anche guida di una comunità ed esempio.
ASLAN è la due giorni di formazione dell’associazionismo che guarda a... destra; è la continuazione ideale dei Campi Hobbit e dei Campi Base. Uno spazio libero, un laboratorio politico a cielo aperto, una palestra di vita.
ASLAN è un luogo per gli appassionati della Politica, quella con la P maiuscola che si pone domande ed elabora risposte pensando non già alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni.
Anni fa abbiamo deciso di salpare in mare aperto nella speranza di costruire una nuova esperienza politica per cambiare l’Italia, ripulendola dalle tante brutture della prima repubblica.
Oggi tanti di quei sogni sembrano svanire, tra sconfitte elettorali, strutture di partito inesistenti e un correntismo esasperato che non è confronto di modelli culturali ma scontro per l'acquisizione di potere.
Oggi tanti di quei sogni sembrano arrendersi a nuove e vecchie parole d’ordine: mercatismo, omologazione, relativismo, buonismo e carrierismo. Persino il movimento giovanile, un tempo casa comune e unica certezza, sembra in balia di sterili giochi di potere e immobilismo.
Di fronte a ciò riteniamo essenziale il ritorno ai valori comunitari e identitari, unica via di uscita da questa crisi, non solo economica, che investe ogni ambito della nostra vita.
Il ritorno ad una politica che detti le regole all’economia, e non viceversa, mettendo al centro i popoli e non il mercato.
Il ritorno ad un’idea di Europa libera da ogni sudditanza e unita da un comune destino.
Il ritorno ad un sano amore per la nostra patria che cancelli ogni egoismo.
A settembre a Monza ad ASLAN si dibatterà di tutto questo.
TI ASPETTIAMO !

sabato 29 gennaio 2011

venerdì 28 gennaio 2011

10 febbraio: IO NON SCORDO


A BREVE TUTTI GLI APPUNTAMENTI PER LA CELEBRAZIONE DEL GIORNO DEL RICORDO IN BRIANZA, ORGANIZZATI AL FIANCO DEL COMITATO 10 FEBBRAIO.

Il “Comitato 10 Febbraio” nasce in concomitanza con la prima celebrazione della “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati”.

Finalmente dopo troppi decenni di oblio il Parlamento italiano ha approvato la legge di istituzione della “Giornata del ricordo”, restituendo così dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale e dei 350.000 connazionali costretti all'esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani del Maresciallo Tito e alla sistematica pulizia etnica attuata nei confronti dei cittadini italiani.

Tra pochi giorni la Repubblica Italiana celebrerà ufficialmente questa ricorrenza, e questa dovrà essere l'occasione per dimostrare che la storia non può e non deve essere strumento di lotta politica, ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza amnesie né colpevoli dimenticanze.

A tal proposito il “Comitato 10 febbraio” nasce per creare una sinergia tra tutti coloro i quali intendano celebrare la giornata del ricordo, sensibilizzando le migliaia di italiani che pur non avendo letto questa storia sui loro libri di testo, sono consapevoli di come un popolo che dimentica i suoi martiri non possa considerarsi tale.

Il Comitato - al quale si inviteranno ad aderire Associazioni, movimenti, organizzazioni giovanili di partito e non, sindacati, enti locali e personalità del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo, dello sport - si prefigge di:
• pubblicizzare le iniziative in programma per le celebrazioni del 10 Febbraio;
• sostenere la Amministrazioni locali nell'organizzazione e nel coordinamento di iniziative volte a dare la massima diffusione e conoscenza alla “Giornata del Ricordo”;
• raccogliere le adesioni di importanti personalità del mondo dell'arte, dello spettacolo, della cultura, dello sport, dell'economia e della politica al fine di divulgare presso il più vasto pubblico l'importanza delle celebrazioni del 10 Febbraio;
• diffondere presso le giovani generazioni, attraverso i canali della scuola e dell'università, la memoria della tragedia dell'esodo e del genocidio degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia;
• redigere e pubblicare volumi di approfondimento, filmati e mostre tematiche.
In occasione delle prossime celebrazioni il Comitato produrrà un grande quantitativo di spille tricolori che diventeranno il simbolo di riconoscimento per tutti quegli italiani che vorranno con questo semplice gesto ricordare il 10 Febbraio, siano essi cittadini comuni o personalità.
Attraverso lo strumento della spilla tricolore, il Comitato si prefigge l'obiettivo di creare un meccanismo di condivisione, di partecipazione e di moltiplicazione del messaggio affinché questo possa raggiungere quanti più italiani possibile.

martedì 18 gennaio 2011

LA RIVOLUZIONE DEL MERITO PARTE DALLA BRIANZA

La nomina di Martina Sassoli nella cabina di regia nazionale della Giovane Italia è una grande vittoria per Monza e la Brianza.

A Monza, con Martina come assessore alle politiche giovanili , sono stati avviati molti progetti amminsitrativi che hanno fatto scuola sul tema della promozione giovanile e sempre a Monza, con Martina coordinatrice provinciale dei giovani del partito, a costituendo Popolo della Libertà, era stata lanciata con la sigla Giovani per la Libertà il progetto di un movimento giovanile unitario del centrodestra.

Quei progetti sono diventati realtà sul territorio ed ora la sfida a cui è chiamata Martina è quello di dare loro un respiro nazionale.

Sono certo che la sua concretezza, tutta brianzola, e il suo instancabile ottimismo saranno fondamentali per il rilancio del movimento giovanile.

Da tutta la Giovane Italia di Monza e Brianza facciamo a Martina i migliori auguri per il nuovo compito che l'attende.

Rosario Mancino
Presidente Prov. Monza e Brianza

IN BOCCA LA LUPO MARTINA !

Martina Sassoli, assessore Comunale alle politiche giovanili di Monza, nonche' coordinatrice Regionale di A.N.C.I. Giovane Lombardia, e' stata nominata membro della cabina di regia Nazionale di Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl.
''L'esperienza maturata sul territorio e nelle istituzioni locali, unito all'importante ed efficace lavoro svolto, per circa sei anni, da Coordinatrice Provinciale dei giovani prima di Forza Italia e poi del Pdl - afferma in una nota il Coordinatore Nazionale di Giovane Italia, la deputata Annagrazia Calabria -, sono risultati decisivi nella scelta della sua persona scelta che, nell'equilibrio territoriale della cabina di regia, permette di colmare il vuoto di rappresentanza del Nord Italia''.
''E' ora di rilanciare il ruolo di tutti quei giovani che, con passione e sacrificio, lavorano ogni giorno sul territorio e dimostrano di possedere capacita' e qualita' che li rendono idonei ad assumere incarichi di vertice'', aggiunge la parlamentare.

Da tutta la GIOVANE ITALIA di Monza e Brianza in bocca al lupo Martina !

giovedì 13 gennaio 2011

1° STUDIO PER LA VALORIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI A CERIANO LAGHETTO

“La qualità… Sappiamo cos’è, eppure non lo sappiamo. Questo è contraddittorio. Alcune cose sono meglio di altre, cioè hanno più qualità. Ma quando provi a dire in che cosa consiste la qualità astraendo dalle cose che la posseggono, paff, le parole ti sfuggono. Ma se nessuno sa cos’è, ai fini pratici non esiste per niente. Invece esiste eccome. Perché mai la gente pagherebbe una fortuna per certe cose, e ne getterebbe altre nella spazzatura? Ovviamente alcune sono meglio di altre… Ma in che cosa consiste il «meglio»?

Con questa celebre frase di Robert M “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”
intendo introdurre il concetto di qualità e far percepire come essa costituisca un argomento all’ordine del giorno nei Servizi Sociali. In generale la qualità di un servizio è quell’insieme di proprietà e caratteristiche che lo rendono adatto a soddisfare i bisogni dei cittadini che ad esso si rivolgono. Trattandosi poi, nel caso dei servizi sociali, di un servizio pubblico, è anzitutto necessario che soddisfi criteri di accessibilità (fornire prestazioni più tempestive a chi ne abbia più bisogno), equità (fornire servizi non differenziati per condizione socio – economica ma per bisogno reale di salute), rispetto della dignità del cittadino (creare un rapporto corretto con il pubblico basato sulla trasparenza della informazione e la responsabilità individuale degli operatori), premesse fondamentali per definire introdurre la qualità. Dati per acquisiti questi principi, possiamo chiederci ora il motivo per cui è importante valutare e valorizzare la qualità nei servizi sociali. L’esigenza nasce nel momento in cui l’attività richiede un sempre maggiore investimento finanziario e quando si constata che grande è la variabilità nei vari progetti è opportuno analizzarli caso per caso.

L’Assessorato ai Servizi Sociali ha voluto insistentemente capire quali fossero i bisogni degli anziani e con la partecipazione di Radaelli Simone, Presidente della Scuola “Suor Teresa Ballerini” di Ceriano Laghetto, competente in ricerche esplorative, abbiamo pensato di attuare il primo sondaggio sui bisogni della popolazione anziana. E’ stato un lavoro intrigante e impegnativo perché abbiamo attuato tutte le regole di una ricerca esplorativa. In altre parole, sono quelle indagini che si attuano quando non c’è nulla da comparare. Prendo occasione per ringraziare per la consueta disponibilità e accoglienza il personale del centro diurno integrato “Macalle” e del centro diurno della Terza età di Villa Rita, poichè senza il loro aiuto non saremmo mai riusciti ad ultimare questo studio.

L'inizio è stato quello di costruire una batteria di domande che potessero avvalorare la tesi:
”VALORIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI”. Tale processo è stato pianificato e costruito grazie al personale dell’ufficio servizi sociali di Ceriano Laghetto. Scelta la batteria di domande, circa 40 item con risposta dicotomica e/o multipla volevamo in un secondo momento con un’indagine pre-pilota, capire realmente l’adeguatezza del questionario: durata della compilazione da parte degli anziani; difficoltà delle domande per gli anziani; analisi degli item; analisi delle scale e altri aspetti di poco conto in questo documento. L’indagine pre-pilota è stato un momento intenso e vissuto con uno spirito di partecipazione molto forte. L’indagine è stata fatta su quattro persone scelte dal Centro Diurno Integrato “Macalle’” con un occhio attento alle loro difficoltà: lettura, difficoltà di concentrazione, difficoltà di scrivere, difficoltà di ricordarsi le domande appena lette, difficoltà di comprensione. Questo test ha portato con sé un bagaglio di informazioni per la ristrutturazione parziale del questionario. Alla fine di questo processo è stata rifatta l’indagine pre-pilota e solamente in seconda battuta ha dato un esito soddisfacente e pertanto ci ha permesso di continuare il nostro progetto. A questo punto il questionario è pronto per essere distribuito presso i centri di raccoglimento (campione potenziale di 50 persone) e, tenendo conto delle risorse disponibili e soprattutto della criticità della prima volta, il campione non è da considerarsi di poco conto.

A questo punto del percorso è il momento di illustrare i risultati del nostro studio, primo tentativo di valutazione dei Servizi Sociali, con la descrizione e analisi del questionario.
Il questionario si divide in 3 sezioni suddivise nel seguente modo:
1- Dati anagrafici, 2- Servizi rivolti alla popolazione della terza età, 3- esigenze / bisogni

DATI ANAGRAFICI
Sono stati esaminati 50 volontari di cui solo 16 persone hanno compilato il questionario di valutazione (73% con l’aiuto di una persona). Tale dato è da considerare soddisfacente in relazione al target. Considerando la distribuzione della variabile ‘sesso’ in relazione all’età si avverte che le donne con un’età superiore ai 75 anni hanno una propensione alla ricerca di mercato più contrassegnata rispetto ai propri coetanei.
Il 69% degli anziani di Ceriano Laghetto abita da solo/a e si occupano degli impegni della casa in modo autonomo per il 68.75%. Questo è un indicatore che spiega la voglia di indipendenza e lo stato di salute della popolazione. Ma è altresì vero che la vicinanza della locazione dei famigliari risulta per loro una sicurezza che non ha prezzo.
SERVIZI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE DELLA TERZA ETA’
Qui sotto vengono riportati i risultati per ogni quesito dove si prende atto della percezione dei cittadini che hanno verso i servizi rivolti alla popolazione della terza età.
ASSISTENZA DOMICILIARE: Esiste una mancanza di informazione complessiva
ASSISTENZA NEI TRASPORTI: Si avverte che il 62.5% conosce il servizio e dichiara di sapere le modalità di accesso. Il 56.25% ha fatto uso del servizio mostrando un giudizio qualitativamente eccellente
CENTRO DIURNO INTEGRATO “MACALLE’”: Il servizio diurno del Macallè è pienamente conosciuto dalla cittadinanza (87,5%) e quasi tutti sono al corrente delle modalità di accesso (73.33%). Solo il 63.5% ha effettivamente usufruito del servizio almeno una volta. Il 90% percento lo ritiene un servizio importante per la cittadinanza e di ottima qualità.
CENTRO DIURNO TERZA ETA’ (GIARDINONE): Solo il 43.75% conosce il servizio del centro diurno e solamente il 37.5% è al corrente delle modalità di accesso. Le stesse persone che hanno espresso la conoscenza hanno anche usufruito del servizio. Tuttavia hanno espresso un parere molto positivo sull’interesse del servizio, ma è altrettanto vero che si può comunque sempre migliorare il funzionamento del servizio stesso.
STRUTTURE DI RICOVERO: Qui vige la mancanza di informazione che raggiunge fino al 75% percento e solo il 19% conosce le modalità di accesso.
ESIGENZE/BISOGNI: Le esigenze delle persone anziane sono: 40% avere più compagnia; 30% avere teleassistenza a domicilio; 20% rendersi produttivi e il restante 10% vedere più spesso i parenti. Il 50% degli anziani ha espresso di avere bisogno di una persona per accudire la propria casa e il 45% ha espresso difficoltà per i spostamenti di prima necessità.
Concludo che questa prima ricerca sarà solo l’inizio di un ricorrente e costruttivo dialogo con i cittadini sorretto dalla grande disponibilità dei cittadini.
Questo studio non vuole essere il protocollo di azione per i prossimi mesi ma certamente è servito per aprire nuovi orizzonti e consolidarle altri.
Colgo l’occasione di rendere noto la piena soddisfazione per questo progetto di ricerca e nel mentre ringrazio tutte le persone che ne hanno fatto parte.

Luigi Chiovini
Assessore ai Servizi sociali

Simone Radaelli
Dottore in Scienze Statistiche Demografiche e Sociali