sabato 20 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
Conferenza sulla Riforma Gelmini: l'on. Frassinetti incontra gli studenti
giovedì 11 dicembre 2008
TUTTA LA VERITA SULLA RIFORMA GELMINI
martedì 9 dicembre 2008
sabato 6 dicembre 2008
IL MINISTRO MELONI A MONZA:
Il ministro Giorgia Meloni con i giovani di Azione Giovani, l'assessore alle politiche giovanili di Monza, Martina Sassoli, e i rappresentanti studenteschi delle scuole superiori di Monza.
giovedì 4 dicembre 2008
Comunicato di Azione Giovani sulla sicurezza
Il circolo di Azione Giovani Gabriele d’Annunzio operante sul territorio di Seregno e Giussano condanna fermamente ogni atto di terrorismo, politico o religioso, ed è vicino alle forze dell’ordine che giorno dopo giorno, a rischio della propria incolumità, garantiscono ad ogni cittadino la sicurezza di poter vivere serenamente la propria vita.
Dopo i fatti di cronaca che hanno interessato il comune di Giussano e Macherio, che avrebbero potuto recare enormi danni ai cittadini residenti e a seguito di un intensificarsi di atti criminosi sul territorio comunale Vincenzo Murruni, referente di Azione Giovani, movimento giovanile di AN a Giussano, chiede all’Amministrazione l’immediata istituzione del “vigile di quartiere”, per garantire la sicurezza in zone a rischio sicurezza, e l’immediata interruzione degli stanziamenti/fondi comunali ad associazioni che si trovassero implicate in indagini sul terrorismo internazionale.
Il presidente del Circolo
Salvioni Stefano
sabato 15 novembre 2008
IL 5 DICEMBRE IL MINISTRO GIORGIA MELONI A MONZA
venerdì 14 novembre 2008
DECRETO UNIVERSITA' : PIU' EFFICIENZA, PIU' MERITO E MENO SPRECHI
500 milioni di euro alle università migliori
Niente assunzioni nelle università con bilanci in rosso
Stop ai concorsi pilotati
Nessun blocco delle assunzioni per gli enti di ricerca
Concorsi ricercatore fuori dal turn overI bandi di concorso per posti da ricercatore già banditi sono esclusi dal turn over. 2.300 ricercatori dunque saranno esclusi dal blocco del turn over.
Soldi per le borse di studio
Via libera a nuove residenze universitarie65 milioni di euro per nuove residenze universitarie. 1.700 posti letto in più per gli studenti.
Il disegno di legge
Fin qui il decreto. Anche la riforma, che sarà presentata come disegno di legge, avrà le stesse caratteristiche. Al centro ci saranno gli studenti e la ricerca, non l'apparato accademico e burocratico. Sono previste lezioni e laboratori in lingua straniera, prestiti d'onore per gli studenti, valutazione periodiche dell'attività dei docenti.Al tempo stesso la riforma metterà fine ai corsi di laurea fasulli, ai bilanci allegri, alle carriere prefabbricate, ai precariati a vita. Le università potranno scegliere se darsi la forma di fondazione, aprendosi anche a capitali esterni oppure restare interamente pubbliche: nessuna "privatizzazione selvaggia", ma criteri di responsabilità. Gli atenei dissestati saranno commissariati e ogni euro sottratto agli sperperi verrà investito nella ricerca.
giovedì 13 novembre 2008
LA RUSSA: IL 12 NOVEMBRE DIVENTI "FESTA DEI CADUTI PER LA PACE"
mercoledì 12 novembre 2008
lunedì 10 novembre 2008
AZIONE GIOVANI CELEBRA A MONZA IL 9 NOVEMBRE "FESTA DELLA LIBERTA' "
Il simbolico Muro di Berlino che abbiamo abbattuto a Monza
La Conferenza "Oltre il Muro della vergogna: dopo la Guerra fredda, i nuovi pericoli per l’Europa", moderato da Rosario Mancino con il prof. Gianluca Pastori e l'on. Massimo Corsaro
I pannelli della Mostra sulla Caduta del Muro di Berlino, curati dall'Associazione Arcadia, esposti in Corso Italia a Monza per tutta la giornata del 9 Novembre
domenica 9 novembre 2008
UNIVERSITA’: MELONI, DA GOVERNO APERTURA AL DIALOGO E PREMIO AL MERITO
martedì 4 novembre 2008
9 NOVEMBRE: CELEBRAZIONI GIORNO DELLA LIBERTA' A MONZA
- Conferenza, alle 17,00 presso la sala Maddalena, "Oltre il Muro della vergogna: dopo la Guerra fredda, i nuovi pericoli per l’Europa" con il professor Gianluca Pastori, docente presso l'università Catotlica di Storia delle relazioni politiche tra il Nord America e l'Europa e il giornalista e saggista Marco Respinti.
- Presentazione Agenda del 2009 con tema il 9 novembre '89, giorno della libertà redatta dall'associazione Lorien.
Vi aspettiamo!
venerdì 31 ottobre 2008
4 NOVEMBRE: 10, 100, 1000 CITTA' PER LA PATRIA
COMUNICATO STAMPA: AG COMMEMORA IL 4 NOVEMBRE
La “vera” pace si costruisce con fatti concreti, come l’impegno quotidiano dei nostri militari in luoghi ad alto rischio, in difesa delle popolazioni vittime della violenza e schiacciate dalla continua paura di attacchi terroristici. Con questa azione goliardica vogliamo ribadire tutto questo, rifiutando la contrapposizione tra presunte “città per la pace” e altre città non solidali con tale obiettivo per semplice la mancanza di un “cartello”.
Azione Giovani Monza e Brianza
giovedì 30 ottobre 2008
MERITOCRAZIA, DIALOGO TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO, DOCENTI CAPACI E MOTIVATI: QUESTA LA SCUOLA CHE VOGLIAMO
QUESTA LA NOSTRA UNIVERSITA': VALORI, MERITO, LIBERTA'
martedì 28 ottobre 2008
4 NOVEMBRE: LA RUSSA, MEMORIA E' UN VALORE CHE NON HA PREZZO
venerdì 24 ottobre 2008
GOVERNO: ON LINE IL NUOVO PORTALE DEL MINISTERO DELLA GIOVENTU'
mercoledì 22 ottobre 2008
CON BERLUSCONI PER LA LEGALITA' CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE UNIVERSITA'
lunedì 20 ottobre 2008
MELONI AL "PREMIO BORSELLINO": NON SPACCARE IL FRONTE DELLA LEGALITA'
domenica 19 ottobre 2008
SI' ALLE CLASSI DI INSERIMENTO PER I BAMBINI STRANIERI
sabato 18 ottobre 2008
perché i bambini abbiano un unico riferimento
affinché chi merita per il suo impegno sia premiato
affinché la scuola recuperi una funzione educativa
per aiutare economicamente
mercoledì 15 ottobre 2008
LETTERA APERTA DI AG AI PRESIDI BRIANZOLI: INSIEME CONTRO LA MAFIA
Gentile Preside,
visti i recenti fatti di cronaca riguardanti i comuni brianzoli e riguardanti alcuni comuni brianzoli e relativi al traffico di rifiuti tossici lo smaltimento di rifiuti tossici nel territorio brianzolo ad opera di soggetti legati a cosche mafiose, è nostra intenzione sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto i giovani sul tema della mafia.
Per questo, siamo convinti che non sia sufficiente l’azione di repressione delle Forze dell’ordine e della magistratura, ma sia necessaria una vera rivoluzione culturale che parta proprio dai giovani. La fiction si conclude con un messaggio assai chiaro, ossia con le parole del giudice Borsellino pronunciate in uno degli ultimi discorsi: “la lotta alla mafia, deve essere un movimento culturale e morale che coinvolga tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Confidando nell’accoglimento della nostra proposta, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
giovedì 9 ottobre 2008
BENEDETTO XVI: "I SOLDI SCOMPAIONO, SOLO DIO E' ETERNO"
Di fronte all'incertezza del futuro, alle crisi generate dalla sete di ricchezza e figlie dell'irresponsabilità dobbiamo ricostruire una comunità nazionale capace di ritrovarsi e sorreggersi nelle difficoltà.
E' un compito arduo, in cui però dobbiamo avere fede.
mercoledì 1 ottobre 2008
martedì 23 settembre 2008
I° FESTA DELLA LIBERTA' A MILANO
17.30 Giancarlo Galan, Roberto Formigoni, Letizia Moratti, Gianni Alemanno, Andrea Ronchi. Modera: Vittorio Feltri.
21.00 La grande Milano: governare il futuro
Mario Valducci, Giovanni Collino, Carlo Fidanza, Giulio Gallera, Gianfranco De Nicola, Bruno Dapei.
21.30 Spettacolo: Concerto di Max Pezzali
Italo Bocchino, Luciano Violante, Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello. Introduce: Ignazio La Russa. Modera: Bruno Vespa.
21.00 A cena con il ministro Renato Brunetta. Intervengono Alfredo Mantica, Alessandra Mussolini e Emilio Fede.
21.30 Spettacolo: Concerto di Enrico Ruggeri
10.30 Maria Stella Gelmini, Sandro Bondi, Mario Mauro, Paola Frassinetti. Conduce: Pietro Amicone.
13.00 A pranzo incontro con Franco Pontone, Giafranco Rotondi, Tommaso Foti, Marco Martinelli, Antonio Caruso, Mario Mantovani, Gabriele Albertini.
15.00 Circoli e fondazioni verso il PDL Michela Brambilla, Marcello Dell´Utri, Pierfrancesco Gamba, Adolfo Urso, Carmelo Briguglio.
16.00 Paolo Mieli intervista Gianfranco Fini
21.00 Famiglia, etica, società Alfredo Mantovano, Mara Carfagna, Giorgia Meloni, Carlo Giovanardi, Barbara Saltamartini. Modera: Bianca Berlinguer.
21.30 Spettacolo: Tributo a Lucio Battisti Dieci anni dopo: con Mogol e la band «Canto libero»
A seguire pranzo con Franco Servello, Ferruccio Fazio, Cristiana Muscardini, Gianni Mancuso.
15.00 Introduzione di Alessandro Colucci, Roberto Alboni, Valentino Ruggeri, Umberto Maerna. ‘Il governo Berlusconi mantiene gli impegni´
15.30 10 domande a Giulio Tremonti Intervengono. Stefano Saglia e Luigi Casero.
16.30 Per il sistema Italia Claudio Scajola, Altero Matteoli, Maurizio Lupi, Alberto Giorgetti. Modera: Ferruccio De Bortoli.
17.30 Prima di tutto la sicurezza Roberto Maroni, Maurizio Gasparri, Jole Santelli. Intervengono gli assessori alla sicurezza Riccardo De Corato, Piergianni Prosperini. Modera: Enrico Mentana.
18.30 Verso il PDL Ignazio La Russa e Denis Verdini
20.30 Cena di Gala Silvio Berlusconi sarà presente nella giornata di domenica
23.00 Festival musicale di chiusura
sabato 20 settembre 2008
LE FOTO DI ATREJU '08
mercoledì 17 settembre 2008
Lasciamo la storia agli storici
Oggi Azione Giovani è la più grande organizzazione politica giovanile esistente in Italia. Nelle scuole, negli Atenei, nelle strade, tutti i giorni, con spirito di sacrificio e senza avere nulla in cambio portiamo alto il nome di Alleanza Nazionale e del Popolo della Libertà.
Facciamo politica guardando al futuro, non al passato. Vogliamo dare risposte ai bisogni della gente e in particolare ai nostri coetanei.
Fascismo e antifascismo sono categorie che preferiamo lasciare al giudizio degli storici.
Abbiamo sempre sostenuto - Fini, La Russa, Alemanno, fino ad arrivare al più giovane dei nostri militanti - che storia e politica sono due cose diverse. La politica è destinata a diventare storia ma fino a quel momento è bene lasciare la storia agli storici.
Che bisogno c’è di mischiare storia e politica? Per troppo tempo è stato fatto e il risultato è l’impossibilità – ancora oggi – di leggere la nostra storia, specialmente quella più recente, con la serenità e l’obiettività che meriterebbe.
Il fascismo è morto. E’ stato consegnato alla storia e, pertanto, va storicamente studiato.
Questa storicizzazione del fascismo è stata possibile anche grazie alla trasformazione del Msi in Alleanza Nazionale. Nel momento in cui cessava la sua funzione di testimonianza il partito che era il diretto erede dell’esperienza fascista è stato possibile studiare storicamente il fascismo.
Prima non era possibile. Soprattutto perché l’uso politico che della storia ha fatto una certa sinistra ha impedito una lettura obiettiva del periodo tra le due guerre e in genere del Novecento.
Questo perché in Italia la guerra civile ha avuto strascichi più lunghi che in altri paesi, dove è stata superata. Quasi subito.
Negli Stati Uniti appena finita la guerra di secessione il generale Lee scrive una lettera indirizzata a tutte le madri del Sud: “rinunciate alle animosità e crescete americani i vostri figli”. Oggi in tutti gli Stati della vecchia Confederazione insieme alla bandiera a stelle e strisce è esposta nelle sedi di governo la bandiera dei confederati.
In Spagna finita la guerra civile del ‘36 il generale Franco ha voluto la Valle dei Caduti, dove sono sepolti fianco a fianco i combattenti nazionalisti e quelli repubblicani antifranchisti.
In Italia questo non è stato possibile perché è esistito, e per certi versi esiste ancora, un muro ideologico che impedisce una memoria storica comune.
Quel muro che per cinquant’anni ha tacitato la verità sulle foibe e sulle tragedie del nostro confine orientale.
Quel muro di chi vorrebbe parlare di morti di serie A e di morti di serie B. Quando sarebbe opportuno ricordarli tutti, perché così ci insegna la pietas cristiana.
Ricordare, nulla di più.
Carlo Mazzantini, fa una bellissima dedica nel suo “I balilla andarono a Salò”: “Ai partigiani caduti per la libertà. Ai soldati della RSI caduti per l’onore”. Nessuno scandalo.
Amo la storia, al punto che la portai come quinta materia orale all’esame di maturità (allora erano ancora quattro!).
So pertanto che la storia è revisione e che il revisionismo non è un crimine. “La storia o è continua revisione o non è storia”. Questo lo dicevano Erodoto e Tucidide.
Sono gli uomini e le passioni che fanno la storia e sono anche gli uomini e le idee che la scrivono e la commentano. Se dunque la maturità dei tempi ci consente di leggere con maggior distacco e obiettività le pagine del nostro recente passato non dobbiamo avere timore dei giudizi di quanti, al contrario, sono ancorati a schemi ideologici retaggio di un secolo che non c’è più.
Oggi sappiamo che il consenso al fascismo fu ampio, che l’Italia venne liberata dall’esercito americano e che la Resistenza, con tutti i suoi eroismi, fu un fenomeno minoritario.
La Repubblica italiana è nata dopo quelle esperienze. E noi oggi in quella Repubblica abbiamo deciso di fare politica.
Il fascismo non c’è più. L’antifascismo storicamente inteso nemmeno.
La gente, i giovani in particolare, si aspettano risposte ai problemi di ogni giorno: il lavoro, la casa, l’accesso al credito per chi vorrebbe farsi una famiglia.
Per non deludere queste aspettative occorre una classe politica con lo sguardo rivolto in avanti e non con la testa indietro.
Fascismo e antifascismo appartengono a un’altra epoca. Noi siamo tra quelli che vogliono guardare avanti.
Fabio Raimondo
Esecutivo Nazionale Azione Universitaria
Dirigente Provinciale di Alleanza Nazionale
domenica 14 settembre 2008
Cambiare idea è lecito Ma la sua non è più Destra
sabato 13 settembre 2008
AG MONZA E BRIANZA STA CON ALEMANNO E LA RUSSA
giovedì 11 settembre 2008
Piena solidarietà al Ministro La Russa
venerdì 5 settembre 2008
lunedì 1 settembre 2008
FEDERICO II HOHENSTAUFEN
IL FALCO DI SVEVIA
Federico II di Svevia (Jesi, Ancona 26 dicembre 1194 - Castel Fiorentino presso Torremaggiore, Foggia 13 dicembre 1250), della famiglia di Hohenstaufen re di Germania, sedette sul trono del Sacro Romano Impero dal 1211 al 1250. Con il nome di Federico I fu anche re di Sicilia dal 1198 al 1250. Federico nacque da Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa, e da Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II il Normanno, a Jesi, nella Marca Anconetana mentre l'imperatrice stava raggiungendo il marito a Palermo, incoronato appena il giorno prima Re di Sicilia.
Il suo impero fu spesso in guerra con lo Stato Pontificio: Federico fu per ben tre volte scomunicato. Il Papa Gregorio IX arrivò perfino a definirlo l'Anticristo e fu questo, forse, a introdurre dopo la sua morte la leggenda di una profezia secondo cui sarebbe ritornato dopo 1000 anni. Federico fu definito l'Anticristo anche in virtù di una leggenda medievale che sosteneva che l'Anticristo sarebbe nato da una vecchia monaca. Infatti, Costanza d'Altavilla aveva 40 anni quando partorì Federico e, prima del matrimonio, contratto all'età di 32 anni, aveva
vissuto in un convento. Data l'età avanzata, molti non credevano alla gravidanza di Costanza. Per questo motivo fu allestito un baldacchino al centro della piazza di Jesi, dove Costanza partorì pubblicamente, al fine di fugare ogni dubbio sulla nascita del futuro imperatore.
L'imperatore poliglotta
Fra il 1197 ed il 1198 muoiono Enrico VI e Costanza, lasciando orfano il piccolo Federico di appena quattro anni,
che cresce a Foligno (PG) sotto la tutela del papa Innocenzo III. Federico fu quindi re di Sicilia all'età di quattro anni sotto la reggenza del Papa, ed il giorno del suo quattordicesimo compleanno (26 dicembre 1208) si autoproclamò maggiorenne assumendo immediatamente l'effettiva responsabilità del regno.
Ottone IV di Germania era stato eletto imperatore del Sacro Romano Impero nel 1209. Federico era stato invece eletto imperatore da una fazione ribelle sostenuta da Innocenzo III nel 1211 alla Dieta di Norimberga, ma questo fu un onore vuoto fino al 27 luglio 1214 quando nella battaglia di Bouvines Filippo Augusto re di Francia, alleato di Federico, sbaraglia Ottone IV alleato degli Inglesi. Da questa battaglia gli storici fanno datare l'unità nazionale francese.
Si dice che Federico conoscesse ben nove lingue e che fu un governante molto moderno per i suoi tempi, visto che favorì la scienza e professava punti di vista piuttosto avanzati in economia. Abolì i monopoli di Stato, i dazi interni ed i freni alle importazioni all'interno del suo impero.
Lo Stupor Mundi
Federico fu chiamato ai suoi tempi Stupor Mundi (Meraviglia del Mondo) e Puer Apuliae, (Fanciullo della Puglia). La sua inestinguibile curiosità lo portò ad approfondire la filosofia, l'astrologia (consigliere molto ascoltato fu l'astrologo Guido Bonatti), la matematica (ebbe corrispondenza e fu in amicizia con il matematico pisano Leonardo Fibonacci, scopritore della famosa successione numerica che porta il suo nome), l'algebra, la medicina e le scienze naturali; scrisse anche un libro, un manuale sull'arte della falconeria (De arte venandi cum avibus, L'arte della caccia con gli uccelli), di cui molte copie illustrate nel XIII e XIV secolo ancora sopravvivono; sotto questo aspetto segnò una tappa fondamentale nella storia della scienza sperimentale moderna. Contribuì ad innovare la letteratura italiana ed in questo senso ebbe importanza fondamentale
La partecipazione alle crociate e la scomunica di Gregorio IX
Nel 1227 il 9 settembre, pressato da Papa Gregorio IX, parte per la sesta Crociata malgrado una terribile pestilenza che falcidia i suoi crociati. Naturalmente è costretto a rientrare e viene scomunicato il 29 dello stesso mese.
Il 28 giugno 1228 è di nuovo in partenza da Brindisi per la sesta Crociata: questa volta Federico ottiene il successo grazie ad un accordo con il Sultano ayyubide al-Malik al-Kamil, nipote di Saladino, e si incorona re di Gerusalemme nella Chiesa del Santo Sepolcro il 18 marzo 1229. Questo traguardo conquistato senza armi e senza partecipazione della Chiesa ai relativi onori, fu accolta molto male dal Papa Gregorio IX. Da questi eventi ebbe origine la lunga e dura lotta fra Federico ed il Papa (ed il suo successore Innocenzo IV). In questa diatriba si inserirono presto le città della Lega Lombarda e da qui riprese la secolare divisione fra Guelfi (Lega Lombarda, alleati del Papa) e Ghibellini (dalla parte dell'Imperatore): fra le famiglie più fedeli alla scelta ghibellina vanno ricordati gli Ordelaffi, signori di Forlì, città che Federico ricompensò per gli aiuti che ne ebbe con la concessione di notevoli privilegi, nonché dell'aquila imperiale nello stemma.
L'attività legislativa
Federico aveva già in passato emanato numerose leggi: a Capua nel
L'Università
Nel 1224, all'età di 30 anni, Federico istituì con editto formale, a Napoli, la prima universitas studiorum statale e laica della storia d'Occidente, in contrapposizione all'ateneo di Bologna, nato come aggregazione di studenti e docenti e poi finito sotto il controllo papale (l'università di Padova, pressoché contemporanea, era invece nata da una costola dell'università di Bologna composta da studenti dissidenti trasferitisi a Vicenza nel 1222 e successivamente istituzionalizzata a Padova). L'università, polarizzata intorno allo studium di diritto e retorica, contribuì all'affermazione di Napoli quale capitale della scienza giuridica. Napoli non era la capitale del Regno, ma Federico la scelse per la sua posizione strategica e il suo già forte ruolo di polo culturale e intellettuale. L'università federiciana, che non ha mai interrotto la sua attività, è stata intitolata al suo fondatore nel 1987, assumendo la denominazione di Università degli studi di Napoli "Federico II", allorché iniziarono i lavori per l'istituzione della Seconda università degli studi di Napoli, dallo scorporo della prima facoltà di Medicina e chirurgia della prima, decretata nel 1989 e attuata nel 1991.
La morte a Castel Fiorentino
La profezia che una volta fu fatta all'Imperatore Federico II riguardava la sua morte in un paese contenente la parola "fiore". Per questo Federico II evitò di frequentare Florentia (Firenze), ma non sapeva che nell'agro di Torremaggiore(Strada Provinciale San Severo-Castelnuovo della Daunia) si ergeva un borgo di origine bizantina; le sue rovine, affioranti da una collina detta dello Sterparone (mt. 205), ancora testimoniano la presenza di alcuni locali, di una torre di avvistamento e della Domus (palazzo nobiliare), all'interno della quale morì Federico il 13 dicembre 1250. Si noti che la tale collina ricorda molto, per orientamento e "stile" quella di Lucera (in cui aveva un vero e proprio castello, la zecca, e dove mise i saraceni che facevano parte della sua guardia privata). In quel luogo ebbe fine la sua vita, in qualche modo realizzando la profezia iniziale che sempre lo accompagnò. Inutile aggiungere che l'Imperatore non sapeva che quel borgo si chiamava Castel Fiorentino.
Federico cadde probabilmente vittima di un'infezione intestinale dovuta a malattie trascurate, durante un soggiorno in Puglia. Le sue condizioni apparvero immediatamente gravi, tanto che si rinunciò a portarlo nel più fornito Palatium di Foggia, e la corte dovette riparare appunto a Castel Fiorentino.
La stessa leggenda racconta pure che, secondo la profezia, egli non solo sarebbe morto appunto sub flore, ma anche nei pressi di una porta di ferro. Secondo la tradizione, Federico, riavutosi leggermente dal torpore, chiese alle guardie che lo vegliavano dove si trovasse e dove portasse una porta chiusa che stava vedendo dal proprio letto. Quando la guardia gli rispose che si trovava a Castel Fiorentino e che quella porta, murata dall'altra parte, non era che un vecchio portone di ferro, l'imperatore sospirò: "Ecco che è giunta dunque la mia ora", e entrò in agonia.
Leggende a parte, cronisti raccontano che gli furono servite, durante la degenza, pere cotte. I medici avevano diagnosticato infatti un attacco di dissenteria. Federico non era nuovo a questi malanni e a tali rimedi, più volte si era fatto confezionare dai suoi medici arabi marmellate curative e foglie di violetta candite (ne parla una lettera rivolta a Pier delle Vigne, il suo Protonotaro).
L'imperatore, sentendosi in punto di morte, volle indossare il saio cistercense e dettare così le sue ultime volontà nelle poche ore di lucidità. La sua fine fu rapida e sorprese i contemporanei, tanto che alcuni cronisti anti imperiali diedero adito alla voce, storicamente infondata, secondo cui l'imperatore era stato ucciso da Manfredi, il figlio illegittimo che in effetti gli successe in Sicilia. Una miniatura raffigura persino il principe mentre soffoca col cuscino il padre morente.
La salma di Federico fu sommariamente imbalsamata, esposta per qualche giorno e trasportata a Palermo, per essere tumulata nel Duomo, entro il sepolcro di porfido, pietra regale, come voleva la tradizione normanno-sveva, accanto alla madre Costanza d'Altavilla, al padre Enrico VI e al nonno Ruggero II.
Recentemente il sepolcro è stato riaperto. Federico giace sul fondo sotto altre due spoglie (un uomo e una donna). La tomba era stata già ispezionata nel tardo XVIII secolo. Ne risulta che l'imperatore sia stato inumato con il globo dorato, la spada, calzari di seta, una dalmatica ricamata con iscrizioni cufiche, e una corona a cuffia. Il corpo, nel Settecento, era mummificato e in buone condizioni di conservazione.
domenica 31 agosto 2008
GIOVANI DEL CENTRODESTRA: TUTTI AD ATREJU!
VI ASPETTIAMO NUMEROSI !!!
SEDE E ORARI
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CHI SIAMO
Azione Giovani è il “movimento giovanile di Alleanza Nazionale ispirato ad una visione spirituale della vita, avente la finalità di garantire la dignità e gli interessi di tutti i giovani italiani e si impegna a diffondere nelle nuove generazioni il movimento dell'identità nazionale nella più vasta prospettiva europea, in coerente adesione ai valori tradizionali del nostro popolo”. Siamo giovani che interpretano la politica come volontariato, che credono nel rispetto della parola data, nella libertà e nel diritto di ciascuno di realizzare le proprie capacità, nel rispetto delle regole e nella sacralità della vita. Siamo giovani che amano la propria terra ed i propri cari, che lottano per la meritocrazia, le libertà, la giustizia e la legalità. Ripudiamo però le fughe individualiste e la religione del libero mercato, convinti che la solidarietà e la sussidiarietà siano mezzi sempre attuali per realizzare un’economia sociale di mercato. Siamo giovani identitari, e per questo comunque Italiani sia nella vittoria sia nella sconfitta, sia nella ragione, sia nel torto. Siamo per la Patria, prima che per lo Stato, siamo per la Persona piuttosto che per l’Individuo, siamo per la Famiglia al di sopra della Coppia, siamo per il Dialogo tra le culture e non per la società Multiculturale. Siamo qui perché vogliamo cambiare il mondo.
Rosario Mancino
Pres. Prov. AG Monza e Brianza
Il circolo di Azione Giovani di Monza ha attraversato insieme ad Allenza Nazionale ciascuna fase della sua storia, dalla svolta di Fiuggi del 1995, quando l’Msi divenne An appunto, quando il Fronte della Gioventù divenne Azione Giovani.
Dai tempi del Fronte della Gioventù fino ad oggi, ciascun giovane, come noi oggi, ha portato il suo contributo, le sue idee, il suo aiuto, alla bisogna si è battuto, ha discusso.
Noi intendiamo portare innanzi l’eredita di valori che da sempre contraddistinguono il patrimonio storico e culturale di Alleanza Nazionale e della destra italiana: ovvero la Patria, l’amore per il nostro Popolo, per le nostre radici, l’orgoglio di sentirsi italiani, la fedeltà, la lealtà e il coraggio di affermare le proprie idee anche quando si è in minoranza, quando tutti ci sono avversi.
Il Direttivo